DISTRIBUZIONE INTERMEDIA
La struttura della distribuzione intermedia farmaceutica
Le imprese distributrici associate in ADF o in Federfarma Servizi (dati aggiornati al Settembre 2015) sono in Italia 59. Considerando anche le filiali dipendenti da una sede principale, operano in totale 185 unità logistiche (magazzini), in media una ogni 127 farmacie circa. Come mostrano i dati riportati nella tabella, la distribuzione intermedia farmaceutica, con circa 12.300 addetti, tra dipendenti dei magazzini e lavoratori dell'indotto (trasporti e servizi), rappresenta un importante polmone occupazionale nell'ambito del sistema sanitario e dalla supply chain del farmaco. Per avere un quadro complessivo vanno considerate alcune circostanze. A seguito delle scelte di politica sanitaria degli ultimi anni e delle conseguenti pressioni economiche sul settore della distribuzione, anche in Italia si sono avviati processi di concentrazione tra le imprese distributrici in maniera analoga ai maggiori Paesi europei. A fronte di circa 60 imprese, i centri decisionali veri e propri sono attualmente circa 35, fra cui tre grandi gruppi internazionali. La concentrazione delle aziende appare quindi anche nel nostro Paese un fenomeno che sta modificando notevolmente la pregressa frammentazione del mercato distributivo farmaceutico italiano. Da notare altresì che la quota di mercato dei tre più importanti aggregati aziendali si attesta intorno al 50% del fatturato del settore. Nei paesi europei le aziende leader controllano punte del 70-80 per cento del mercato. |
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Quadro normativo
Gli aspetti sanitari della distribuzione intermedia farmaceutica sono disciplinati principalmente dai seguenti provvedimenti legislativi:
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decreto legislativo 219/06, codice comunitario concernente i medicinali per uso umano;
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DPR 309/90 per il commercio all'ingrosso di sostanze e di preparazioni stupefacenti o ad azione psicotropa;
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decreto legislativo 193/06, codice comunitario dei medicinali veterinari;
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decreto legislativo 155/97 di attuazione delle Direttive CEE concernenti l'igiene dei prodotti alimentari e sistema di sicurezza e di sorveglianza HACCP;
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decreto ministeriale 6 luglio 1999 recante le linee direttrici in materia di buona pratica di distribuzione di medicinali per uso umano.
I servizi erogati
L'impianto normativo serve a garantire trasparenza e professionalità alle aziende che operano nel segmento distributivo e che assicurano:
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consegne alle farmacie clienti nella misura minima di due volte al giorno, entro un intervallo di 12 ore lavorative dal conferimento dell'ordine:
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accurato controllo igienico e sanitario dei magazzini;
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idonea conservazione e refrigerazione dei medicinali in maniera conforme ai singoli decreti di AIC;
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ampio assortimento delle specialità medicinali in commercio nei limiti previsti dalla normativa in vigore;
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disponibilità dei prodotti parafarmaceutici richiesti dalle farmacie;
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automazione e gestione informatizzata dei magazzini (rifornimenti, rotazione delle scorte, amministrazione ecc.);
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collegamenti telematici con le farmacie per quanto concerne il flusso degli ordini e la segnalazione in tempo reale dei mancanti;
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attività di consulenza ed informazione a favore delle farmacie servite e delle industrie fornitrici;
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realizzazione di piani di emergenza per il ritiro dal marcato o per approvigionamenti eccezionali secondo le esigenze del Ministero della Salute o delle Regioni ed altri organismi sanitari locali.
Per assicurare la fornitura di questa gamma di servizi a livello ottimale, tutte le aziende della Distribuzione Intermedia attuano continui aggiornamenti a livello sia tecnologico, sia delle proprie risorse umane e riversano in questa direzione rilevanti investimenti finanziari.
I margini commerciali
Per le specialità medicinali erogabili attraverso il SSN, la ripartizione economica fra le diverse entità del comparto farmaceutico (industria, distribuzione e farmacia), fatto 100 il prezzo al pubblico al netto dell'IVA, è regolato fin dal 1997 in base alla legge Finanziaria 662/1996 modificata successivamente dalla Legge n. 122/2010 - come evidenziato dalle Tabella 1, 2 e 3. |
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Sui farmaci equivalenti, che non hanno goduto di copertura brevettuale e che sono inseriti nelle liste di riferimenti AIFA, una quota pari all'8% del margine dell'industria è ridistribuita tra grossisti e farmacia secondo le regole di mercato. |
Piattaforma propositiva ADF
Obiettivi generali
I problemi della distribuzione intermedia vanno valutati nel contesto della politica sanitaria del nostro Paese. Solo su questa base possono essere indicati i principali obiettivi strategici:
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contenimento della spesa farmaceutica pubblica entro il tetto di spesa programmata, principalmente attraverso un'azione basata sulla razionalizzazione e sull'economia di gestione dei flussi distributivi;
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livelli costanti di qualità e di efficienza dell'attività svolta in un regime di libera concorrenza, evitando sprechi e fenomeni distorsivi o speculativi rispetto ad una corretta dinamica del mercato farmaceutico;
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regole certe ed omogenee su tutto il territorio in materia di commercio all'ingrosso dei medicinali per uso umano, sottoposti all'azione di vigilanza e di controllo da parte delle Regioni, in modo analogo a quanto previsto per i medicinali ad azione stupefacente e psicotropa e per i medicinali veterinari;
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stretta collaborazione e sinergia con le Autorità Regionali, Provinciali e locali in genere per una ottimizzazione della Distribuzione Diretta dei medicinali (art. 8, Legge 405/01), attraverso le strutture pubbliche ed attraverso il canale Farmacia, per mantenere sempre costante ed elevato il livello di efficienza e di servizio per i cittadini;
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sviluppo attraverso ADF Service Srl di una serie di servizi di consulenza e di assistenza per la distribuzione farmaceutica: attività editoriale ("Il Quaderno della distribuzione farmaceutica"), organizzazione di seminari di aggiornamento e di formazione professionale, divulgazione di dati statistici e di mercato, ecc...
Obiettivi anti-sprechi
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Dispensazione dei medicinali al pubblico, esclusivamente attraverso la rete capillare di farmacie private e pubbliche.
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Estensione anche agli ospedali e alle ASL del supporto organizzativo e logistico della distribuzione intermedia.
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Consegna a domicilio di medicinali ad altri prodotti farmaceutici, nel quadro dell'assistenza a categorie di pazienti particolarmente bisognosi o meno protetti, attraverso il sistema privato farmacia-distribuzione intermedia.
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Smaltimento, ove possibile, delle scorte di specialità medicinali fino alla scadenza del periodo di validità in tutti i casi di modifiche formali ai decreti di AIC.